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L'Istituto Superiore Secusio vince l’edizione 2019/2020 del concorso “Scrivere il teatro”, promosso dal Ministero dell’Istruzione e organizzato da ITI Italia, il centro italiano dell’International Theatre Institute dell’Unesco.

Proviene infatti da Caltagirone il testo vincitore del 2020, scritto dalle ragazze e dai ragazzi dell'attuale IV B del Liceo Linguistico dell’Istituto Superiore “Bonaventura Secusio”, nell’ambito del corso di lingua spagnola tenuto dalle insegnanti Valentina Torrisi e María Matilde Pérez. Per due settimane, nel rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid, gli studenti hanno lavorato con una squadra di professionisti coordinati dal regista Giorgio Zorcù e dall’attrice Sara Donzelli, e ora, finalmente, potranno esordire davanti al pubblico della propria città, al Cine Teatro Politeama, con uno spettacolo dal titolo “DiscriminatiAnonimi.it - Disagio per chi?”.

 

DISCRIMINATIANONIMI.IT - DISAGIO PER CHI?

Lo spettacolo

 

 

SINOSSI

Cinque studenti si riuniscono in un’aula abbandonata della scuola, perché discriminati da alcuni compagni bulli. Felipe è omosessuale, Selma una straniera poliglotta, Ana un’aspirante modella sovrappeso, Juan un nerd con la passione per la tecnologia e Sol una giovane che vorrebbe diventare meccanico. Una volta scoperti dal nuovo bidello dell’Istituto, gli alunni cercheranno di raccontarsi seduti in cerchio, improvvisando una stramba terapia di gruppo in cui ognuno pensa di avere il problema più importante da risolvere. Il bidello cercherà di far capire loro che tutti possono soffrire un disagio: “Ogni persona che vedi sta lottando una battaglia che non conosci”. I ragazzi decidono di creare un sito internet attraverso il quale risponderanno, in maniera anonima, a tutte le richieste d’aiuto da parte dei compagni di scuola. A collaborare con loro arriveranno anche Leopolda e Leonarda, due sorelle gemelle affette da un disturbo dipendente di personalità. E se fossero proprio i bulli a chiedere aiuto attraverso la pagina web? E se il bidello nascondesse un segreto che solo la preside conosce?

Di Paride Acierno, Dalila Concetta Aiello, Adele Maria Vittoria Amato, Aicha Azzaretto, Sara Bauccio, Giulia Failla, Giada Ferrante, Giorgia Ferrante, Ambra Maria Franchino, Ambra Gollo, Noemi Marcinnò, Manuela Monteleone, Serena Ragusa, Asia Scribano, Martina Vicari, Clara Zappalà.

Con Paride Acierno, Adele Maria Vittoria Amato, Giulia Failla, Claudio Formisano, Ambra Maria Franchino, Ambra Gollo, Andrea Pio Iemmolo, Noemi Marcinnò, Antonio Juan Luis Senatore, Martina Vicari, Clara Zappalà.

Disegno Giacomo Biondo.

Docenti di riferimento Valentina Torrisi, María Matilde Pérez.

Istituzione scolastica: Istituto Superiore “Bonaventura Secusio” di Caltagirone.

Video di scena Luca Deravignone e Francesco Rossi.

Musiche Renato Corosu.

Coordinamento tecnico Davide Della Pietra e Davide Fatemi.

Service tecnico Auditech Caltagirone.

Laboratorio, regia e drammaturgia Sara Donzelli e Giorgio Zorcù.

 

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Motivazione della Giuria

Un posto segreto, a parte, che come tutti i luoghi-rifugio sa di abbandono. Un luogo clandestino addirittura della scuola, dove riconoscersi, tra disadattati e inadeguati, sigilla un nuovo modo di stare insieme, dove il rito terapeutico del raccontarsi coincide con il rito stesso del teatro. La mancanza di comunicazione e di accettazione dell’altro, di cui soffrono i protagonisti, diventa dibattito come una seduta psicanalitica collettiva.

 Si cerca il dialogo, fare squadra tra giocatori che la società giudica di poco valore. Risiede qui il merito maggiore del testo “DiscriminatiAnonimi.it” che oltre a inventare un sorprendente nodo drammaturgico di scrittura, produce uno scarto ironico tra la situazione reale e quello che si vuole rappresentare. Il gruppo dei discriminati anonimi ha proprio il guizzo geniale di spazzare via ogni barriera discriminatoria con l’arma dell’ironia, svuotando di qualunque potere distruttivo le pressioni della mentalità comune. Il gruppo, mettendo in campo la condizione personale di disagio dei partecipanti, trova da sé una uscita che seppure alla lontana ricorda l’esperimento di catarsi della tragedia greca.

 Deus ex machina il bidello. Figura anch’essa di margine, ma felicemente recuperata nella memoria di tutti i noi come il padre clandestino di tante generazioni scolastiche. Nel testo l’effetto “tragico” in chiave contemporanea si chiama web e l’indirizzo, che dà il titolo al testo, è la via verso una condivisione globale di un evento ugualmente clandestino, perché, sebbene sia accessibile a tutti, ognuno può accedervi in maniera anonima, compresa la preside della scuola.

 L’iper-rifugio globale DiscriminatiAnonimi.it nasce quindi da una nutrita categoria di inadattati, dai gay agli emigrati, che, lungi dal ripetere i rituali comuni di discriminazione, forma una comunità parallela capace di ribaltare il destino, come nelle migliori rivoluzioni, seppure qui con la leggerezza e la freschezza del caso. Ma la sorpresa è raddoppiata nel momento in cui uno dei protagonisti, pur dichiarandosi disinteressato alla comunità dei discriminati, alla fine produce un altro livello drammaturgico del testo, il suo doppio in spagnolo. Felipe trascrive in altra lingua, come in un’altra differenza dell’ascolto, la storia del gruppo. Tutto questo per dirvi che chiunque ne abbia bisogno consulti pure, anche in una lingua straniera, il sito DiscriminatiAnonimi.it. 

 

Visualizza il messaggio di saluto dell'On. Lucia Azzolina, Ministro dell'Istruzione

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VIDEO E INTERVISTE

 

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